Una realtà consolidata che ha cambiato la cultura del cibo, avvicinando la città alla campagna e sopratutto il consumatore al produttore.
Il cibo che finalmente ha smesso i panni di entità astratta riassumendo una propria identità, una storia, un'origine ed un produttore con un volto.
Sono i risultati raggiunti da Campagna Amica che in pochi anni ha cambiato le abitudini dei consumatori italiani oggi disposti a spendere di più pur di comprare made in Italy.
Successo di cui ha beneficiato dunque la salute dei consumatori ma anche le tasche dei produttori, ma anche la socialità ed il valore del cibo e dell'agricoltura grazie allo stretto rapporto che si è instaurato tra produttore e consumatore.
Questa grande esperienza ha trovato il suo exploit nell'Expo di Milano. L'esposizione internazionale ha consacrato il progetto ideato dalla Coldiretti.
Ha esplicitato le potenzialità del progetto inducendo la Fondazione Campagna Amica ha intraprendere un tour in tutte le regioni italiane per capitalizzare il grande entusiasmo suscitato dall'Expo e prendere coscienza delle enormi potenzialità generate dalla nuova domanda di cibo locale.
Martedì mattina il tour farà tappa in Sardegna, con un incontro nell'agriturismo su Grabiolu a Siamanna tra i referenti nazionali della Fondazione Campagna Amica e i produttori locali.
“Da parte dei cittadini c'è maggiore consapevolezza del valore del cibo – sostiene il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Adesso si è molto più attenti all'origine dei prodotti e si leggono con più attenzione le etichette. Questo nuova cultura porta di conseguenza ad una maggiore richiesta di cibo locale. Bene fa dunque la Fondazione Campagna Amica a migliorare la propria organizzazione e strutturarsi per passare da una prima parte, che possiamo definire pioneristica ad una di matura organizzazione estendendo la Rete oltre il perimetro fino ad oggi presidiato”.
12 Marzo 2016
Campagna Amica