Presso la sala consiglio del Comune di Arzana (OG), il VicePresidente ed il Direttore della Coldiretti Nuoro Ogliastra, Vincenzo Cannas ed Aldo Manunta, hanno incontrato i soci dell'ufficio zona di Lanusei per illustrare le azioni mobilitative e progettuali che Coldiretti sta attuando per il rilancio del settore ovi-caprino.
Agli oltre 50 allevatori presenti è stata illustrata la piattaforma che verrà portata all'attenzione del Ministro Galan il prossimo 6 settembre a Roma.
I diversi interventi degli allevatori presenti hanno sottolineato le grandi responsabilità sia della parte politica che della trasformazione ed hanno richiesto un forte rigore verso gli eventuali aiuti da erogare al fine di evitare che gli interventi proposti vengano vanificati.
“Le responsabilità devono assumersele tutti gli attori della filiera, e va bene” hanno sottolineato Mastio e Manunta, “Ma le istituzioni devono giocare un ruolo predominante per quello che deve essere il rilancio del settore. Non è più una questione di crisi a sé stante, si tratta di un fenomeno che, se non governato, rischia di mettere in ginocchio la regione“.
“Stiamo dicendo da tempo“ continuano Salvatore Mastio e Aldo Manunta “che sarebbe inimmaginabile ipotizzare la crescita turistica in sardegna senza agricoltura e senza la pastorizia che indirettamente svolgono proprio questa funzione, che ovviamente nessuno riconosce e che invece con tutti i suoi drammi continuano a garantire. Ecco questo è il forte messaggio che si intende offrire alla regione: è ora di guardare il settore con un occhio diverso. L’agro-pastorizia, così come tutta l’agricoltura sarda, ha una funzione sociale che va tutelata. Se queste attenzioni non saranno garantite nell’immediato ed attraverso una programmazione volta al rilancio serio, Coldiretti non farà più sconti a nessuno. E’ ora di assumersi le responsabilità, sì attraverso i tecnicismi percepibili solo dagli addetti al settore, ma soprattutto con atti coraggiosi che permettano agli allevatori di svolgere questa loro duplice funzione. Se non si volta pagina, avremo sempre le reazioni frutto del disagio, e non ha importanza da chi, le proteste quando sono legittime, quando sono conseguenza di un malessere, non dividono. Nella nostra piattaforma oltre ad indicare le soluzioni congiunturali, abbiamo evidenziato anche quelle strutturali, che ovviamente saranno arricchite ed implementate in ragione del forte contributo che riceveremo dalla nostra base associata in occasione delle assemblee che stiamo tenendo a tutto spiano. La nostra è una organizzazione radicata e necessita del confronto per poter sostenere più segnatamente le ragioni delle rivendicazioni“.
2 Settembre 2010
Crisi della pastorizia