22 Settembre 2011
Poligono di Quirra: lo Stato assente con i cittadini e le imprese

Dopo gli impegni di luglio del sottosegretario alla Difesa Cossiga e la strenua lotta degli allevatori di Quirra è calato completamente il silenzio sulla vicenda che riguarda 130 chilometri quadrati di territorio sardo: sembra che il futuro di quel territorio non interessi a nessuno, sembra che delle imprese agricole, delle attività produttive, dei cittadini del territorio non interessi a nessuno. Questo il primo commento di Coldiretti Sardegna dopo la pausa estiva che ha fatto dimenticare il problema Quirra.
Dopo lo stanziamento sulla finanziaria regionale dei denari per gli indennizzi e l’impegno del ministero sui pastori, non sono arrivati denari, ma neanche le risposte necessarie per capire se in quei territori in futuro si potrà fare agricoltura: terreni marginali destinati, anzi vocati al pascolo, più che alle esercitazioni, ma il Sottosegretario Cossiga, ad oggi nulla ha fatto.
Il danno alle produzioni agricole del territorio, non sembra interessare il Ministero della Difesa.
“E’ inaccettabile un trattamento di questo tipo da parte dello Stato” afferma Marco Scalas Presidente di Coldiretti Sardegna “chiederemo alla Regione di mantenere gli impegni presi nel porre in carico al Ministero della difesa il danno d’immagine ed il danno subito dai produttori nella propria terra”.
“Sembra che oggi nessuno abbia colpe, nessuno paghi per le responsabilità e nessuno debba risarcire i danni sulle imprese” afferma Luca Saba direttore di Coldiretti Sardegna “ se il Ministero della Difesa non darà risposte agli allevatori di Quirra sugli indennizzi e sui nuovi contratti questa volte porteremo pecore e capre al Ministero della Difesa, di fronte al Ministro ed al sottosegretario. L’abbiamo fatto per il tribunale, lo faremo ancora.”
 “Alla Regione chiediamo che venga subito convocato il tavolo tecnico e che i soldi stanziati arrivino agli allevatori. Sono 500 mila euro che rappresentano solo una parte dei danni che la Regione dovrebbe anticipare per conto della Difesa, ma chiediamo che quei soldi arrivino alle imprese che ormai li aspettano da mesi” riprende Scalas.
“Le grandi mobilitazioni in difesa degli allevatori del Quirra,” commenta il Presidente della Coldiretti Nuoro Ogliastra Simone Cualbu, “hanno sensibilizzato l’Istituzione regionale affinché venissero previsti dei fondi per venire incontro al disastro economico che si sta consumando a seguito della nota indagine. Ora siamo in una situazione che è anche peggiorata poiché i pastori non sono nemmeno più proprietari dei propri animali poiché sono stati sequestrati dal Magistrato e quindi non si sa di che cosa dovrebbero vivere i nostri allevatori. Per questo motivo lo sblocco di questi fondi e la previsione di misure di sostegno, quali ad esempio la sospensione del pagamento dei contributi previdenziali visto che di fatto l’attività agricola è stata bloccata, sono provvedimenti non più rimandabili. Crediamo che l’Assessore Cherchi debba dirci cosa la Regione intenda fare e con quali tempi.”
“Non è possibile,” aggiunge il direttore di Nuoro Ogliastra Aldo Manunta, “che i soldi stiano fermi alla Regione. Abbiamo bisogno di risposte immediate senza dimenticare che a breve torneranno anche i capi che hanno transumato all’inizio della scorsa estate. Allora si ripresenterà anche questo problema e qualcuno ci dovrà dire che fare. Inoltre vorremo sapere a che punto sono le analisi fatte dalla Asl di Lanusei sulle quali è calato il silenzio.”
Coldiretti riprende la mobilitazione nei confronti delle istituzioni perché questo territorio non venga definitivamente dimenticato da tutti.”

Progetto “La Buona carne: dall’allevamento alla tavola del consumatore

Progetto di promozione della carne nei territori e delle aziende della Provincia di Nuoro Ogliastra  l'Evento è incentrato su tre appuntamenti a carattere convegnistico educativo e fieristico promozionale indirizzati a far toccare con mano la centralità e i primati dell’ agricoltura italiana e in particolare delle produzione delle aziende della provincia di Nuoro.  Le aree geografiche scelte saranno il Mandrolisai, la Baronia e il Nuorese. Il progetto nasce con l'intento di recuperare quel salutare rapporto diretto tra produttore e consumatore mediante azioni di promozione, coinvolgendo produttori agricoli, artigiani e altre attività strettamente legate alla filiera della carne.